SERVIZIO DI DIAGNOSI PRECOCE E CURA DEI DISTURBI COGNITIVI

Il nostro obiettivo

Il nostro obiettivo è garantire una diagnosi precoce di demenza e migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari, offrendo un supporto completo e personalizzato. Crediamo che ogni persona con demenza abbia il diritto di vivere una vita dignitosa e che le famiglie debbano essere accompagnate e sostenute in questo percorso.

Cosa offriamo
 
Il nostro poliambulatorio, specializzato nella presa in carco globale di pazienti con disturbi cognitivi, offre un servizio di alta qualità grazie al nostro team di professionisti esperti e al loro solido know-how.

L’importanza della diagnosi precoce

Anche se non esiste ancora una cura definitiva della demenza, l’intercettazione precoce di deficit cognitivi ancora lievi percepiti unicamente dal soggetto (Disturbo Cognitivo Soggettivo) o anche dai familiari e dai clinici ma che non limitano ancora le routine quotidiane (Disturbo Neurocognitivo Lieve o più comunemente MCI o Mild Cognitive Impairment), offre diversi vantaggi. Innanzitutto, consente di iniziare il prima possibile i diversi trattamenti disponibili e non solo farmacologici, ma anche di supporto psicologico, di stimolazione cognitiva, comportamentali e occupazionali. Questi interventi possono aiutare a gestire i sintomi, rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei caregiver, favorendo un graduale adattamento ai cambiamenti propri di questa patologia.

La gestione multidisciplinare del paziente affetto da MCI e demenza
 
L’approccio multidisciplinare alla demenza è essenziale data la complessità della malattia e degli stessi fattori di rischio. Si tratta di un intervento integrato di diverse figure professionali particolarmente formate per affrontare i molteplici aspetti della malattia: neurologo, psicologo-neuropsicologo, internista, psichiatra, ma anche di altre figure particolarmente impegnate nei setting riabilitativi, come il logopedista e il fisioterapista. L’intervento di questi due ultimi professionisti, là dove necessario, è utile al mantenimento delle capacità linguistiche/comunicative il più a lungo possibile e a mantenere la mobilità riducendo il rischio di cadute per il paziente. La collaborazione tra queste figure è fondamentale per garantire una presa in carico globale e personalizzata del paziente con demenza, migliorando la sua qualità di vita e quella dei suoi familiari.

Cosa fare e a chi rivolgersi in caso di sospetta demenza
 
Se si sospetta che una persona cara possa essere affetta da demenza, è importante consultare un centro specializzato, che possa garantire l’erogazione di interventi specifici e multidisciplinari, così come richiesto dalla complessità di questa patologia.



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Specialisti:

Neurologia:
Dott.ssa Teresa Catarci
Dott. Luigi Polidori

Neuropsicologia:
Dott.ssa Valentina Angelillo

Geriatria:
Dott. Bernardino Nardecchia


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Domande frequenti

Cos’è la demenza?

La demenza è una patologia progressiva caratterizzata da perdita di memoria, difficoltà a concentrarsi e a prendere decisioni, problemi di linguaggio e di comunicazione, cambiamenti di umore e di personalità, che impattano significativamente sulla vita di chi ne è affetto e dei suoi cari. La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza, ma esistono anche altre tipologie, come la demenza vascolare, la demenza con corpi di Lewy e la demenza frontotemporale.

Quali sono i fattori di rischio?

L’età avanzata è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di questa patologia. Tuttavia, esistono anche forme cosiddette “precoci”, che colpiscono persone più giovani (sotto i 65 anni) e in un periodo della vita in cui si è ancora attivi professionalmente e si hanno ancora molti progetti per il futuro. Soprattutto in questi casi, la perdita dell’autonomia genera frustrazione, rabbia, depressione e mette a dura prova le famiglie, che si ritrovano ad affrontare una situazione inaspettata e difficile da gestire.
Altri fattori di rischio riconosciuti sono: le malattie cardiovascolari, le malattie metaboliche (come l’ipotiroidismo, il diabete mellito tipo II), infezioni (come l’HIV), morbo di Parkinson, traumi cranio – encefalici, idrocefalo normoteso, farmaci, depressione, abuso di alcol, tabagismo, obesità, stile di vita inappropriato, fattori genetici.
La complessità dei fattori di rischio richiede un intervento integrato di diverse figure professionali specializzate per una gestione più efficace e personalizzata della malattia.

Cos’è la Valutazione Neuropsicologica?

La Valutazione Neuropsicologica (VNP) rappresenta uno step indispensabile nella diagnosi precoce di demenza, perché consente di intercettare e quantificare quei deficit cognitivi ancora lievi e facilmente confondibili con i normali cambiamenti correlati all’età o a patologie trattabili e reversibili, come ad esempio la depressione, l’ansia, le malattie metaboliche (diagnosi differenziale). Inoltre, consente di pianificare interventi personalizzati e monitorarne l’efficacia nel tempo effettuando periodici follow-up.
L’utilizzo di diverse tecniche di indagine applicate da un neuropsicologo specializzato (osservazione diretta, colloquio clinico esteso anche ai familiari, test psicometrici, scale di valutazione comportamentale ed emotiva), consente di ottenere un quadro completo ed accurato delle funzioni cognitive del soggetto e di formulare un’ipotesi di diagnosi, che orienta successive indagini mediche, neurologiche e neuroradiologiche.

Chi deve sottoporsi a valutazione neuropsicologica?

La valutazione neuropsicologica è raccomandata per tutte le persone che presentano sintomi sospetti di MCI, come:
Lamentele soggettive di difficoltà cognitive
Difficoltà a ricordare appuntamenti o informazioni recenti
Errori frequenti nello svolgimento delle attività abituali
Difficoltà a concentrarsi o a seguire conversazioni
Cambiamenti di umore o personalità

Servizi integrati per una cura completa

Vantaggi per il paziente e la famiglia